“NAVE IN MARE APERTO”: dai risultati della Survey, gli strumenti per salpare verso nuove rotte internazionali

“NAVE IN MARE APERTO”: dai risultati della Survey, gli strumenti per salpare verso nuove rotte internazionali

Il progetto “Nave in mare aperto: per un nuovo modello di internazionalizzazione d’impresa” salpa verso la seconda fase: si è infatti conclusa da poco la Survey dedicata a raccogliere direttamente dai manager feedback sulle competenze, trend e strumenti sui quali si debba oggi “lavorare in mare aperto”, ovvero tutte quelle strategie di internazionalizzazione che vanno oltre il classico Export, e che sono ormai strumenti fondamentali che ogni manager deve saper utilizzare nella propria impresa per navigare con successo nei mari lontani, sempre più spesso colti da “tempeste” come quella pandemica, bellica, energetica.

L’Iniziativa strategica di Fondirigenti intende individuare le soluzioni che in questi tre anni piccole e grandi imprese hanno adottato per affrontare tali “tempeste”, ma soprattutto fornire le nuove competenze necessarie per i manager e le aziende che vogliono crescere all’estero.

La partenza del viaggio è stata, ad opera di Federmanager Academy, una Survey nata da una metafora: una nave in viaggio in mari tumultuosi che necessita di essere riparata in mare aperto. Da qui la divisione delle domande in base alle diverse parti della nave, dal timone alla poppa e prua, per le competenze di guida, marketing e leadership, ma anche elementi strategici o connessi a settori più tecnici come le sale di controllo o le mappe nautiche.

La Survey è stata compilata da più di 250 dirigenti e imprenditori provenienti da aziende di diversa grandezza, che hanno espresso il loro parere sulle criticità delle imprese in tema di internazionalizzazione, mettendo in evidenza problematiche nuove o confermato quelle già emerse nella fase pandemica.

I principali risultati verranno riportati nell’E-Book e nel Modello finale, ma già da ora è possibile evidenziare alcuni elementi di maggiore interesse, tra cui quelli connessi ai fattori di business e finanza, ma anche la Reputation e Cybersecurity, valori e attività che in un mondo sempre più digitale e interconnesso restano centrali, anche operando per la prima volta in Paesi esteri. Importante anche il feedback emerso relativo all’aspetto del Big Quit e agli strumenti di selezione e valorizzazione dei talenti, che restano temi centrali per i manager che, sempre più, ritengono i propri team parti essenziali della crescita di un’impresa.

Il fabbisogno formativo che è emerso dai risultati della Survey vede sul podio la Strategia, il Marketing e le Vendite, l’Analisi degli Scenari e le Risorse Umane. Tutti elementi che si sono discostati di poco tra di loro a livello di percentuale: un risultato che ha portato a una riflessione su quanto ogni elemento, nonostante sia parte di uno specifico settore della “nave-impresa”, si trovi interconnesso con l’altro. Questi primi risultati consentono di delineare un insieme di necessità/competenze che solo operando in comune accordo, e con una leadership capace di guidare e coordinare il tutto, può far funzionare la nave, farla navigare e poi approdare con successo verso nuovi Paesi.

La prima fase del Progetto è stata, quindi, fondamentale per ottenere le basi utili a “salpare” che porteranno ai 6 laboratori che si terranno quest’estate in modalità webinar. I laboratori saranno costruiti proprio su tali risultati e contribuiranno alla realizzazione di un innovativo Modello di azione con cui le imprese potranno entrare, con successo, nei contesti internazionali.