INNOVARE: un problema 4.0

CONTENUTO: Formazione a mercato FMA

AREA: Innovazione

Obiettivi

Relativizzare la nozione di innovazione, perché non appaia più come una necessità, ma come una scelta che richiede complesse valutazioni aziendali e di mercato.

Distinguere a questo scopo le diverse modalità innovative, da quelle tecnologiche a quelle organizzative, da quelle incrementali a quelle radicali.

Configurare l’innovazione nel quadro di una sistematica strategia contestuale, che impone una incessante dialettica tra processi innovativi lineari e processi innovativi retroattivi. Prospettare il mondo digitale, nelle sue diverse e successive configurazioni, come un esempio significativo delle difficoltà che ogni passaggio, nei mezzi, ma anche nei fini, inevitabilmente comporta.

 

Contenuti

  • L’innovazione è complessa, in quanto si manifesta spesso in più settori e su più livelli operativi
  • L’innovazione è strutturalmente conflittuale, sia nel contesto microeconomico, sia in quello macroeconomico
  • Talvolta qualcosa che sembra innovativo, non lo è davvero: alcuni esempi di vicoli ciechi dell'innovazione
  • Talvolta l’innovazione è utile, talvolta lo è meno, se non addirittura controproducente
  • Anche nel campo del digitale non mancano fallimenti significativi: media, scuola, PA
  • Ma sbagliando s’impara: il caso di molte startup in USA
  • Ogni innovazione comporta anche una nuova cultura aziendale, in termini motivazionali e formativi
  • Innovare comporta che si debba fare tesoro delle proprie specificità
  • Innovare comporta un’attenta gestione decisionale, implementativa e promozionale
  • Innovare comporta che ci si sappia destreggiare tra grandi e piccole innovazioni
  • Soprattutto impone di selezionare le innovazioni pertinenti e tempestive
  • Come ci si può orientare nell’attuale congestione innovativa?
  • L’importanza degli strumenti di conoscenza e di comunicazione verso l’interno e verso l’esterno
  • Analizzare alcune recenti aspettative tecnologiche può aiutare a distinguere tra “vere” e “false” innovazioni.